Viaggi bici in solitaria

La notte mi sono accampato giusto all'entrata di Pisté, dietro la casetta di polizia,
Da qui al parco di Chichen Itzá son solo 5 minuti in bicicletta e quindi riesco ad entrare per primo e a godermi qualche ora di tranquillità prima dell'arrivo dei bus di turisti da Cancún, Playa del Carmen o Mérida.

Il più famoso e meglio restaurato dei siti maya dello Yucatán, Chichén Itzá (bocca del pozzo degli Itzá), per quanto estremamente sovraffollato, è in grado di affascinare anche il più esausto dei viaggiatori.

Gli archeologi sono generalmente concordi nel ritenere che il primo importante insediamento a Chichén Itzá, durante il tardo periodo classico, fosse esclusivamente maya.

Intorno al IX secolo la città fu in gran parte abbandonata, per ragioni sconosciute. Venne poi nuovamente popolata verso la fine del X secolo, e gli studiosi di cultura maya pensando che poco dopo sia stata invasa dai toltechi provenienti da Tula, la capitale della regione degli altopiani centrali, a nord di Città del Messico.

La cultura tolteca si fuse con quella maya, che adottò il culto tolteco di Quetzalcóatl (Kukulcán, in lingua maya). In tutta la città si possono vedere raffigurazioni sia di Chac, il dio maya della pioggia, sia di Quetzalcóatl, il serpente piumato tolteco.

La commistione degli stili architettonici dell'altopiano centrale messicano e puuc fa di Chichén un sito archeologico unico tra quelli della Penisola dello Yucatan. El Castillo (il Templo de Kukulcán) e la Plataforma de Venus, costruiti nel periodo di massima influenza della civiltà tolteca, sono opere architettoniche di straordinario valore artistico.

Popolo guerriero, i toltechi non trasmisero alla cultura maya soltanto le loro competenze in ambito architettonico ma, per esempio, esaltarono il sacrificio umano fino a farne quasi un'ossessione, come dimostrano le numerose raffigurazioni di cruenti rituali presenti a Chichén.

Il declino della città iniziò allorchè un capo maya trasferì la sua capitale politica a Mayapán, conservando Chichén Itzá come capitale religiosa. La ragione per cui fu abbandonata nel XIV secolo rimane un mistero, ma per molti anni ancora i maya si recarono in pellegrinaggio in questa città un tempo grandiosa.

Gli edifici più importanti di questo sito sono El Castillo (Templo de Kukulcán), eretto nel 800 d.C., il Gran Juego de la Pelota, il campo del gioco della palla più grande delle Americhe, il Grupo de las Mil Columnas, comprendente il Templo de los Guerreros ed infine il famoso El Caracol, un osservatorio astronomico con pianta circolare dove i sacerdoti stabilivano quali fossero i momenti propizi per i rituali, le celebrazioni, la semina del granturco e i raccolti.

Verso mezzogiorno riprendo la marcia in bici e passando per una strada isolata che attraversa graziosi villaggi raggiungo Izamal.